Incontro Vinted Confesercenti
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Confesercenti dedica un incontro di studio al fenomeno della piattaforma di vendita di oggetti usati. Tra le nuove realtà del commercio online, Vinted si è affermata come una delle piattaforme più popolari in Europa per il «second hand». Da maggio, anche in Italia è disponibile la versione «pro», che consente ai venditori professionisti di caricare un numero illimitato di articoli. Un’opportunità allettante non solo per chi desidera svuotare l’armadio o guadagnare rivendendo oggetti inutilizzati, ma anche per i commercianti. Come nel commercio tradizionale, anche l’e-commerce ha le sue regole, ed è proprio su questi aspetti che Confesercenti della Lombardia Orientale ha voluto approfondire il tema. Lunedì scorso, nella sede di via Salgari, si è svolto un incontro dal titolo «Vinted: come espandere il proprio business attraverso la piattaforma di vendita online», con il contributo di esperti del settore.
Le testimonianze
«Vendo articoli nuovi e usati da oltre dieci anni, soprattutto abbigliamento e accessori per donna, bambino e uomo, oltre a prodotti per la casa, su diverse piattaforme», ha raccontato Simona Pasinelli, una venditrice privata. «Vinted è quella che mi sta dando maggiore soddisfazione: mi sono iscritta nel 2022 e ho già venduto oltre 100 articoli. Il servizio è gratuito, e questo è un grande vantaggio».
La situazione cambia per chi è un commerciante professionale, perché la versione «pro» di Vinted ha un costo, ma la risposta resta comunque positiva. Agostino Boschiroli, commerciante su aree pubbliche, ha anche avviato la sua attività come venditore professionale su Vinted. «All’inizio mi sono avvicinato per curiosità», racconta, «poi è diventato un vero e proprio secondo lavoro: in sei mesi, da quando è stata introdotta la versione pro, ho completato oltre 800 transazioni». Boschiroli ha spiegato il motivo del suo successo su questa piattaforma. «Le abitudini degli acquirenti sono cambiate: la fascia di età tra i 29 e i 55 anni, che è quella più attiva nei momenti lavorativi, ha un alto potenziale economico. Spesso queste persone, impegnate durante la settimana, acquistano online nei loro momenti liberi, come nei fine settimana».
Le strategie
Come ogni piattaforma, anche Vinted presenta vantaggi e svantaggi. «Il focus di Vinted è principalmente sull’abbigliamento e gli accessori», ha spiegato Fabrizio Bellini, retail management consultant e co-founder di Solido Retail. «Altre categorie sono meno rappresentate, il che può rendere più difficile ottenere buoni risultati. Inoltre, c’è una forte percezione legata al mercato dell’usato, che può rendere più arduo per i commercianti posizionarsi e acquisire la stessa credibilità di un venditore privato».
I costi
Durante l’incontro, tutti i relatori hanno concordato sul fatto che i costi di Vinted non siano elevati, ma che il tempo dedicato alla gestione di una vetrina online ben curata e alla gestione delle relazioni con i clienti sia cruciale. La clientela, infatti, si aspetta un’interazione rapida e efficace.
Come sottolinea Boschiroli, «Gestire un sito web richiede un impegno economico e di tempo notevole. Se il mio sito non appare tra i primi nei motori di ricerca, l’utente si sposterà altrove». Ed è qui che entra in gioco Vinted, che permette di superare questo ostacolo. «È vero che bisogna investire tempo e seguire delle regole, come spedire nei tempi previsti, per evitare recensioni negative, e rispondere prontamente ai clienti», aggiunge. «Ma i risultati ci sono, e grazie a Vinted posso ampliare la mia clientela oltre i confini della mia zona».